martedì 6 settembre 2011

L’archivio storico Comunale di San Mauro Castelverde (PA)

L’archivio storico Comunale di San Mauro Castelverde, ubicato nei locali delle antiche carceri, contiene atti che vanno dal 1622 al 1652 e dal 1798 al 1980 per un totale di 2736 unità, suddivise in 1109 registri, 1198 fascicoli, 30 volumi, 96 liste e 300 bollettari. A parte quelli del seicento, sicuramente nel passato l’archivio possedeva documenti molto più antichi del 1798, infatti Mauro Leonarda, sindaco di San Mauro dal 1877 al 1894, nel 1882 in un atto di Giunta comunale affermò che parte dei documenti dell’archivio precedenti al 1820 si trovavano presso l’archivio storico di Castelbuono, ma in seguito agli sconvolgimenti politici del 1860 furono totalmente distrutti. L’attuale archivio è stato inventariato nel 1993 ed inaugurato nel 1997dall’allora Presidente della Camera dei Deputati On. Luciano Violante. Esso contiene documenti provenienti da cinque fondi: Comunale (atti 1798/1980), Collegio di Maria della Carità (atti 1895/1946), Convento di S. Francesco e Chiesa di S. Giovanni Evangelista (atti 1622/1652), Stato civile del Comune di S.Mauro (atti 1820/1975), Ufficio di conciliazione del Comune (atti 1820/1970). I documenti relativi alla Pretura di San Mauro, funzionante dal 1854 fino agli anni 20 del novecento, sono conservati invece presso l’archivio storico di Castelbuono.
Il fondo comunale è diviso in due sezioni: la prima denominata “Atti antichi” contiene atti risalenti al periodo del Regno delle due Sicilie e atti relativi alla famiglia Leonarda; la seconda sezione contiene atti dall’Unità d’Italia in poi. I volumi contengono la storia degli ultimi due secoli di San Mauro, oltre che numerose curiosità sulla quotidianità locale, come ad esempio il prezzo della carne corrente nel 1878: “vaccina con osso lire 1,30 il chilogramma; vaccina senza osso lire 1,50; castrato lire 1,25; pecora a lire 0,90; capretto lire 1; agnello lire 0,70.”, oppure le minacce di azioni di protesta da parte del Sindaco Leonarda nel 1876 al Sotto-prefetto di Cafalù per i ritardi della costruzione della strada per Finale.
La scansione temporale dei documenti è regolare, tranne per il periodo compreso tra il 1869 e il 1873 di cui furono sicuramente bruciati tutti gli atti della giunta dell’allora sindaco Giuseppe Pace Turrisi, barbaramente ucciso a causa della sua lotta alla malavita locale.


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